il gruppo del comitato genovese del 1 marzo ha superato i 200 iscritti, un buon successo di cui ringraziamo tutti i partecipanti ma l’attenzione in queste ore va ai fatti di Rosarno che mostrano quanto la realtà si scontri con la propaganda della tolleranza zero. I magistrati indagheranno ma una volta ripristinato l’ordine pubblico ci dovremo chiedere se è questo il modello di immigrazione che vogliamo continuare a sostenere. Un modello frutto anche dell’azione del legislatore in un territorio dove l’illegalità e la criminalità diffusa hanno scavato a fondo non solo nei campi di pomodori ma nel corpo sociale di quelle terre. Dopo questi fatti i principi che stanno alla base del primo marzo, rispetto, diritti, legalità e conoscenza risultano ancora più urgenti perchè tutti abbiamo diritto alla sicurezza ma non c’è sicurezza senza diritto.
Luca Romeo